ADOLESCENTI

Il percorso di terapia inizia dopo una fase di consultazione necessaria a definire il disagio della famiglia e dell’adolescente, i bisogni sottostanti il disagio e gli obiettivi da raggiungere.

Durante il primo incontro i genitori raccontano la storia del loro figlio, le loro preoccupazioni e le problematiche che sentono allo psicoterapeuta. I successivi 3 incontri avvengono solo con l’adolescente e in seguito è previsto un incontro di restituzione con i genitori.

Di solito i sintomi che spingono i genitori a contattare uno psicoterapeuta invadono sia la sfera familiare che scolastica del ragazzo e tra i più comuni vi sono:

– rifiuto scolastico

– rifiuto delle regole

– disturbi sonno-veglia

– insuccesso scolastico

– ansia

– attacchi di panico

– mancanza di autonomia scolastica

– bullismo

– autolesionismo

– paure/fobie

– rabbia e aggressività

– solitudine/difficoltà relazionali

– lutto

– traumi

– depressione

– separazione genitori

– bassa autostima, senso di inadeguatezza

 

La psicoterapia con un adolescente prevede il continuo confronto con il suo contesto di vita. Il terapeuta ha bisogno di collaborare sia con i genitori sia con gli insegnanti: è fondamentale infatti il lavoro di equipe per accogliere appieno il disagio, condividere il piano di trattamento e raggiungere gli obiettivi di benessere.

Se l’adolescente viene preso in cura, ogni tot incontri è previsto un incontro con i genitori per raccogliere ed elaborare feedback, riflessioni e stimoli.

È obbligatorio per il raggiungimento degli obiettivi e per la buona riuscita del trattamento che i genitori seguano un percorso di sostegno alla genitorialità con un altro specialista. La rete di supporto e cura che sia crea tra le figure di riferimento è il motore del cambiamento per raggiungere il benessere.

La frequenza degli incontri con il ragazzo è settimanale o quindicinale e la durata complessiva della terapia dipende dagli obiettivi che la famiglia si pone.