Effettuare interventi psicologici domiciliari è ad oggi un’azione poco utilizzata.
Alcuni medici si rifiutano di visitare a casa i loro pazienti e alcuni psicologici hanno fatto del setting, cioè del modo in cui organizzano il proprio studio, uno dei punti non transigibili del proprio intervento.
A nostro parere, proporre degli interventi domiciliari è morale rispetto i reali bisogni del paziente altrimenti impossibilitato a raggiungere il terapeuta in studio.
La scelta di intraprendere questo tipo di lavoro è nata infatti dall’esigenza di sostenere quei pazienti impossibilitati a muoversi o comunque che non hanno la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo in modo autonomo.
Gli interventi psicologici sono specifici per:
• persone con disabilità permanente o temporanea,
• malati oncologici,
• persone con patologie degenerative,
• pazienti vittime di gravi incidenti,
• persone affette da malattie neuromuscolari,
• sportivi con infortuni in cui è necessario riabilitare la mente oltre al corpo
Questa tipologia di servizio è inoltre un ottimo modo per avvicinare le persone alla psicologia e al ruolo dello psicologo troppo spesso percepito come inavvicinabile.
Intendiamo permettere a tutti coloro che non possono usufruire dei servizi ambulatoriali di poter beneficiare di una consulenza psicologica professionale qualificata, pertanto questo servizio si rivolge a tutte le persone che hanno oggettive difficoltà di spostarsi dal proprio domicilio a causa di impedimenti che saranno presi in esame e valutati dallo psicologo.
E’ inoltre un servizio indicato per le famiglie a rischio di esaurimento emotivo che vivono giornalmente una situazione di difficoltà.
In questi casi, l’osservazione dei comportamenti messi in atto nell’ambiente di vita quotidiana, avrà l’obiettivo di affrontare il disagio non solo a livello personale del paziente, ma andrà ad interagire con tutta la famiglia.
I primi incontri hanno lo scopo di conoscere la situazione della persona ed il suo ambiente familiare, inquadrare il problema e dare una prima restituzione al paziente.
A questo punto il terapeuta decide il piano di trattamento in base alla situazione clinica ed in base alle esigenze della persona.
In molti casi “uscire dal domicilio” e chiudere il lavoro nello studio può diventare l’obiettivo terapeutico in cui coinvolgere il paziente.
Esistono delle problematiche per cui il lavoro domiciliare non è consigliabile per diversi motivi d’ordine clinico, come ad esempio in presenza di un disturbo di personalità.
In questi casi il setting torna ad essere la stanza di terapia nello studio del terapeuta.
Il progetto di intervento di assistenza psicologica a domicilio viene messa in pratica dallo psicologo-psicoterapeuta, e dove sarà necessario si proporrà inoltre l’integrazione con altre figure sanitarie.