Anche la festa della sensibilità e della dolcezza é discriminante?
Provate a chiedere a più persone che cosa viene in mente se si pensa al Natale e poi fate un personale resoconto.
Noi l’abbiamo fatto ed il risultato è questo:
la maggior parte ritiene che il Natale voglia dire famiglia, amore, gioia condivisa con il proprio partner e con i bambini.
Immediatamente sopraggiunge una domanda: “E chi è single?! “
Non possiamo credere che anche la festa della bontà e della gioia sia discriminatoria …!!
Deve pur esserci una speranza per chi non ha una famiglia o un partner o un bambino attraverso cui godere di questa festosità.
In realtà, non abbiamo impiegato troppo tempo per salvare il Natale anche agli occhi dei single.
In particolar modo, alcune tradizioni ci hanno permesso di esaminare le diverse sfaccettature:
- Il regalo:
chi è in coppia, non solo passa giornate e tempo per trovare qualcosa di significativo ed emblematico del rapporto di coppia, ma una volta scartato rischia di accorgersi che ciò che per uno è importante per l’altro non lo è affatto. Vi sfidiamo nel tentativo di cambiare un regalo così carico di significati, seppur insignificanti, senza deludere nessuno o provare senso di colpa!
- Le ferie:
ponendo che possiate permettervele, ci si può trovare nell ’indecisione perché uno vuole andare in montagna e l’altro al mare, uno vuole passare del tempo con gli amici e l’altro pensa che il Natale sia il momento da dedicare alla zia, ai nonni, ai nipoti … Così c’è il rischio di ritrovarsi non solo in montagna con 14 gradi sotto zero, ma anche con addosso il maglione con l’orso ricamato dalla bisnonna di lui, sognando la spiaggia del Messico …
- “Dai miei o dai tuoi?”:
spesso la donna non vuole fare il Natale dalla suocera che prevede un pranzo composto da 14 portate spalmate nel burro (eravate a dieta da 2 mesi per la spiaggia del Messico!) e lui non vuole deludere la madre ed il suo lavoro certosino. E’ probabile che dopo un litigio, farete il Natale separati, dove tutti vi chiederanno spiegazioni sul perché non c’è la vostra metà e comunque le portate intinte nel burro saranno almeno 9 …
Sì, il Natale è proprio la festa di tutti!
Amiamo ironizzare talvolta, per dare meno pesantezza a situazioni che possono essere vissute come qualcosa di catastrofico.
Tuttavia, come psicologi, siamo convinti che in questo specifico periodo dell’anno, gli effetti delle aspettative sociali abbiano propinato l’immagine della coppia felice, dove non importa se può piacere o meno, l’importante è rispettarla altrimenti si è dei diversi.
Quindi, chi non ha un partner crede sia quasi doveroso non poter essere felici in questi giorni. Eppure il fatto che non ci sia un partner, non è un sufficiente motivo per non avere un buon Natale.
Nel nostro lavoro, del resto, non abbiamo ancora incontrato né un legame ideale, né la famiglia ideale, soprattutto nella generazione delle famiglie allargate.
Per questo vogliamo augurare un felice Natale ai single, a chi è in coppia, a chi ha una famiglia accanto o è senza, affinché chi non è soddisfatto inizi a ridefinire le tradizioni e a crearne di nuove appositamente, uscendo dalla zona di assopimento, con coraggio e voglia di esperienze nuove.
In questo modo potrete ad esempio incontrare l’esperienza della gioia e del calore umano che dà l’amicizia sincera, e che mai fa sentire soli nella vita.
Se questo al momento non è alla vostra portata, che ne dite di iniziare a cercarlo, ancor prima di inseguire un nuovo partner?
B.R.